BIBLIOGRAFIA CONSULTATA: Golden Retriever Club Italiano, OVIC, AHT, ENCI/FCI, A.Pandolfi: Enciclopedia GR.
- DISPLASIA DELL'ANCA -
La displasia dell'anca è una patologia scheletrica caratterizzata da un anomalo sviluppo dell'articolazione coxo-femorale le cui conseguenze si manifestano dopo la nascita. Il cane displasico può manifestare diversa sintomatologia: da una lieve zoppia alla totale immobilità.
Poiché la patologia in questione ha una base genetica, ed è quindi ereditaria,
è di fondamentale importanza che entrambi i genitori siano controllati tramite una radiografia prima della loro eventuale riproduzione. L'accoppiamento di cani displasici ha come conseguenza la nascita di un'alta percentuale di cuccioli displasici.
Per correttezza bisogna aggiungere che la displasia dell'anca può essere fortemente aggravata da una non corretta gestione del cucciolo durante l'accrescimento e in particolare dai 4 ai 9 mesi di vita. In questo periodo delicato una scorretta alimentazione e l'esercizio eccessivo possono aggravare situazioni border-line.
La radiografia di controllo deve essere fatta dopo il compimento dei 12 mesi di età da un veterinario autorizzato che la invia ad una centrale di lettura ufficiale (FSA o CeLeMaSche). La centrale di lettura emette una diagnosi che viene riportata sul pedigree del cane (in alto a destra) mediante l'apposizione di una lettera identificativa secondo il seguente schema:
Poiché la patologia in questione ha una base genetica, ed è quindi ereditaria,
è di fondamentale importanza che entrambi i genitori siano controllati tramite una radiografia prima della loro eventuale riproduzione. L'accoppiamento di cani displasici ha come conseguenza la nascita di un'alta percentuale di cuccioli displasici.
Per correttezza bisogna aggiungere che la displasia dell'anca può essere fortemente aggravata da una non corretta gestione del cucciolo durante l'accrescimento e in particolare dai 4 ai 9 mesi di vita. In questo periodo delicato una scorretta alimentazione e l'esercizio eccessivo possono aggravare situazioni border-line.
La radiografia di controllo deve essere fatta dopo il compimento dei 12 mesi di età da un veterinario autorizzato che la invia ad una centrale di lettura ufficiale (FSA o CeLeMaSche). La centrale di lettura emette una diagnosi che viene riportata sul pedigree del cane (in alto a destra) mediante l'apposizione di una lettera identificativa secondo il seguente schema:
Codifica secondo la classificazione della FCI
- Grado A: nessun segno di displasia dell'anca (HD 0 / HD -).
- Grado B: articolazione dell'anca quasi normale (HD 1 / HD +/-).
- Grado C: leggera displasia dell'anca (HD 2/ HD +).
- Grado D: media displasia dell'anca (HD 3/ HD ++).
- Grado E: grave displasia dell'anca (HD 4 / HD +++).
In Inghilterra viene usato un altro metodo di identificazione della displasia: il metodo Willis. La letture della radiografia con il metodo Willis prevede un punteggio che va da 0 a 53 per ogni anca, dove il punteggio più alto indica un'anca in peggiori condizioni e 0 è segno di assoluta sanità. I risultati delle due anche viene indicato con due numeri separati da un trattino (es. 3-1) Anche se un paragone tra i due metodi non può essere fatto in maniera sovrapponibile, il seguente schema può essere utile:
FCI A B C D E
Willis da 0 a 3 da 4 a 8 da 9 a 18 da 18 a 30 > a 30
- DISPLASIA DEL GOMITO -
La non perfetta congruenza articolare porta a fenomeni artritici, artrosici, distacco di frammenti ossei che provocano dolorabilità e zoppia nell'animale. I sintomi compaiono in genere intorno ai 4-8 mesi di età. Poiché la displasia del gomito è una patologia in parte ereditaria, i soggetti destinati alla riproduzione devono essere controllati radiologicamente.
L'esame si effettua dopo il compimento dei 12 mesi di età. Come per la displasia dell'anca, la lettura delle radiografie deve essere eseguita da centri ufficiali.
L'esame si effettua dopo il compimento dei 12 mesi di età. Come per la displasia dell'anca, la lettura delle radiografie deve essere eseguita da centri ufficiali.
Classificazione F.C.I. – IEWG della displasia del gomito
- Grado 0: non si riscontrano alterazioni
- Grado BL (borderline, di transizione): alterazioni articolari minime
- Grado 1: presenza di osteofiti di ampiezza < 2 mm, e/o di sclerosi subtrocleare dell’ulna e/o di incongruenza articolare < 2 mm
- Grado 2: presenza di osteofiti di ampiezza da 2 a 5 mm e/o di grave sclerosi subtrocleare dell’ulna e/o di incongruenza articolare > 2 mm; alterazioni del profilo del processo coronoideo mediale senza evidenza di frammentazione od una fusione incompleta del processo anconeo ulnare comportano comunque il grado 2
- Grado 3: presenza di osteofiti di ampiezza > 5 mm; l’evidenza di un processo coronoideomediale frammentato o di una lesione del profilo del condilo omerale mediale da osteocondrite dissecante (OCD) o da erosione (KL), o di una mancata unione del processo anconeo (UAP) comportano comunque il grado 3.
Anche i cani sottoposti ad interventi chirurgici per displasia del gomito devono essere classificati come Grado 3 indipendentemente dal grado delle alterazioni articolari presenti, se l’intervento eseguito è dimostrabile radiograficamente.
Anche i cani sottoposti ad interventi chirurgici per displasia del gomito devono essere classificati come Grado 3 indipendentemente dal grado delle alterazioni articolari presenti, se l’intervento eseguito è dimostrabile radiograficamente.
- OCULOPATIE -
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- CARDIOPATIE -
"Il Golden Retriever è soggetto ad alcune cardiopatie congenite e sembra presentare una predisposizione di razza per la stenosi subaortica, la displasia della valvola mitralica e quella della valvola tricuspide, oltre ad altre forme riscontrate con minore frequenza. Tali patologie sono ereditarie e possono essere potenzialmente trasmesse alla progenie. L’esame diagnostico più completo per identificare la presenza di tali patologie è l’ecocardiografia Doppler effettuata ad un anno di età, in quanto alcune di queste patologie sono progressive e possono sfuggire ad un controllo troppo precoce."
° STENOSI SUBAORTICA
E' una patologia progressiva e pertanto la valutazione clinica finale dovrebbe essere effettuata a 8-12 mesi di età che corrispondono al completamento dello sviluppo corporeo.
La stenosi subaortica, rilevabile nella maggior parte dei casi già nel cucciolo, può essere presente alla nascita anche in forma lieve, di difficile individuazione, che tende a peggiorare durante l’accrescimento.
Età screening:
1° controllo ecocardiografico al rilevamento del soffio cardiaco e non prima dei 60gg di età.
2° controllo a completato sviluppo corporeo (8-12 mesi) prima dell’attività riproduttiva, comunque obbligatorio per la certificazione di esenzione da malattia cardiovascolare.
Se diagnosticata stenosi subaortica, effettuare ulteriori controlli ogni 6-12 mesi (eventualmente ravvicinare i controlli in funzione della gravità della malattia cardiaca).
Si tratta di un restringimento fibroso del cono arterioso del ventricolo sinistro, che determina una resistenza al passaggio del sangue dal cuore al circolo sistemico. Il ventricolo sinistro si ipertrofizza (diventa più muscoloso) per controbilanciare questa ostruzione ed aumentare la sua capacità di pompare sangue a valle del restringimento. Di conseguenza il cuore ha bisogno di più apporto ematico che se non viene soddisfatto determina gravi danni ischemici e strutturali al cuore stesso.
Un gene autosomico dominante determina una proliferazione anomala di tessuto endocardico nel tratto di efflusso del cuore sinistro durante il suo sviluppo; il che significa che basta uno solo dei genitori affetto per produrre progenie malata. Il gene si esprime nella popolazione canina secondo un meccanismo a “penetranza incompleta”, pertanto un individuo che presenta la patologia anche in forma lieve può produrre progenie gravemente ammalata. Per queste ragioni viene unanimemente ritenuto dalla comunità scientifica che i soggetti che presentano tale patologia (anche in forma lieve) dovrebbero essere esclusi dalla riproduzione.
La sintomatologia della SAS varia da forme lievi asintomatiche, nelle quali il soggetto conserva una buona qualità e aspettativa di vita, a forme gravi e/o mortali. I principali segni clinici sono: soffio sistolico crescendo–decrescendo sul focolaio aortico di intensità variabile, auscultabile dal veterinario ed associato ad un polso arterioso debole, intolleranza all’esercizio fisico, affaticamento, sincopi, collassi, ed eventuali segni più tardivi associati all’insufficienza cardiaca congestizia cronica, fino alla morte improvvisa anche in giovane età. "
La stenosi subaortica, rilevabile nella maggior parte dei casi già nel cucciolo, può essere presente alla nascita anche in forma lieve, di difficile individuazione, che tende a peggiorare durante l’accrescimento.
Età screening:
1° controllo ecocardiografico al rilevamento del soffio cardiaco e non prima dei 60gg di età.
2° controllo a completato sviluppo corporeo (8-12 mesi) prima dell’attività riproduttiva, comunque obbligatorio per la certificazione di esenzione da malattia cardiovascolare.
Se diagnosticata stenosi subaortica, effettuare ulteriori controlli ogni 6-12 mesi (eventualmente ravvicinare i controlli in funzione della gravità della malattia cardiaca).
Si tratta di un restringimento fibroso del cono arterioso del ventricolo sinistro, che determina una resistenza al passaggio del sangue dal cuore al circolo sistemico. Il ventricolo sinistro si ipertrofizza (diventa più muscoloso) per controbilanciare questa ostruzione ed aumentare la sua capacità di pompare sangue a valle del restringimento. Di conseguenza il cuore ha bisogno di più apporto ematico che se non viene soddisfatto determina gravi danni ischemici e strutturali al cuore stesso.
Un gene autosomico dominante determina una proliferazione anomala di tessuto endocardico nel tratto di efflusso del cuore sinistro durante il suo sviluppo; il che significa che basta uno solo dei genitori affetto per produrre progenie malata. Il gene si esprime nella popolazione canina secondo un meccanismo a “penetranza incompleta”, pertanto un individuo che presenta la patologia anche in forma lieve può produrre progenie gravemente ammalata. Per queste ragioni viene unanimemente ritenuto dalla comunità scientifica che i soggetti che presentano tale patologia (anche in forma lieve) dovrebbero essere esclusi dalla riproduzione.
La sintomatologia della SAS varia da forme lievi asintomatiche, nelle quali il soggetto conserva una buona qualità e aspettativa di vita, a forme gravi e/o mortali. I principali segni clinici sono: soffio sistolico crescendo–decrescendo sul focolaio aortico di intensità variabile, auscultabile dal veterinario ed associato ad un polso arterioso debole, intolleranza all’esercizio fisico, affaticamento, sincopi, collassi, ed eventuali segni più tardivi associati all’insufficienza cardiaca congestizia cronica, fino alla morte improvvisa anche in giovane età. "
° STENOSI POLMONARE
"Consiste in una strozzatura, localizzata a livello dell'ostio valvolare polmonare. Porta all'ipertrofia cardiaca del ventricolo destro. Si ha un aumento della pressione venosa con conseguenti trasudazioni addominali, ascite, epatomegalia e splenomegalia.
E’ da sottolineare che la stenosi della valvola polmonare è già ben rilevabile e definita nel cucciolo per cui i controlli clinici sono diagnostici già in giovane età.
Età screening:
1° controllo: a 60gg di età auscultazione cardiaca sui cuccioli delle razze a rischio ed ecocardiografia al rilevamento del soffio. L’ecocardiografia è comunque obbligatoria per la certificazione di esenzione da malattia cardiovascolare.
Ulteriori controlli: la stenosi polmonare rappresenta, nella maggior parte dei casi, una cardiopatia correggibile mediante procedura interventistica mini-invasiva. Il monitoraggio della sua evoluzione verrà stabilito in relazione al singolo quadro clinico ed al tipo di gestione del paziente.
E’ da sottolineare che la stenosi della valvola polmonare è già ben rilevabile e definita nel cucciolo per cui i controlli clinici sono diagnostici già in giovane età.
Età screening:
1° controllo: a 60gg di età auscultazione cardiaca sui cuccioli delle razze a rischio ed ecocardiografia al rilevamento del soffio. L’ecocardiografia è comunque obbligatoria per la certificazione di esenzione da malattia cardiovascolare.
Ulteriori controlli: la stenosi polmonare rappresenta, nella maggior parte dei casi, una cardiopatia correggibile mediante procedura interventistica mini-invasiva. Il monitoraggio della sua evoluzione verrà stabilito in relazione al singolo quadro clinico ed al tipo di gestione del paziente.
° DISPLASIA TRICUSPIDE
La malformazione tricuspidale è già ben rilevabile nel cucciolo mediante ecocardiografia anche se il rimodellamento cardiaco conseguente diventa più evidente col passare del tempo. I segni clinici di scompenso emodinamico diventano generalmente palesi solo quando si riducono le performance ventricolari destre o aumenta la pressione del circolo arterioso polmonare.
Età screening:
1° controllo al rilevamento del soffio cardiaco e non prima dei 60gg di età.
Ulteriori controlli ogni 3-6 mesi per stadiazione della malattia cardiaca (eventualmente ravvicinare i controlli in funzione della gravità della malattia cardiaca)